STORIA

L’inaugurazione di Monte Carmelo è datata 22 marzo dell’anno de Signore 1609. Le cronache dell’epoca ne fanno un racconto molto dettagliato, segno della memorabilità dell’evento per Loano e il suo circondario. Quel luminoso mattino, il Principe Andrea II Doria, la Principessa Giovanna Colonna, i familiari al completo con la servitù, la nobiltà genovese giunta sulle galere della Repubblica, il popolo compatto dei loanesi, tutti ordinatamente salgono in processione solenne. Recando in mezzo l’ostensorio con il Santissimo, il corteo sale verso il Costino provenendo dalla Chiesa, poco distante, degli Agostiniani (altra fondazione della famiglia Doria). Sulla porta della chiesa il Principe consegna le chiavi al padre Ferdinando di Santa Maria. Questo frate spagnolo ha una parte non secondaria in questo progetto, avendo operato a stretto contatto con i Doria di Genova. Una fragorosa salve di artiglieria accompagna la cerimonia. Il Venerabile Padre Domenico di Gesù Maria celebra per la prima volta nel nuovo tempio la santa Messa, accompagnata da cori e musiche. Il Pane consacrato e moltiplicato sulla mensa eucaristica si traduce anche in cibo ed elemosina per i poveri e gli infermi. La festa è curata nei particolari ed è un’autentica festa di popolo, il quale rimarrà sempre tenacemente affezionato alla Madonna del Carmelo e ai Carmelitani che con giubilo incessante la venerano Beata fra tutte le donne. Il primo Priore della comunità, Padre Ippolito dei Santi, è un romano. Questo è l’avvio di una storia dello spirito e di vicende umane talvolta travagliate, che merita di essere conosciuta, in alcuni momenti più significativi.

Nel 1623 e nel 1626 vi si celebrarono due Capitoli Generali. La vita conventuale si interruppe nel 1794 per l’occupazione francese e non riprese se non nel 1831, sebbene sia quasi sempre rimasto almeno un padre a custodire la chiesa.

Nel 1833 diventò casa di noviziato e lo fu fino al 1964. Nel 1913 p. Emanuele Carattino vi iniziò la pubblicazione dell’Ite ad Ioseph. È monumento nazionale dal 1910.

Nel 1996 si intraprese un nuovo e radicale intervento di recupero architettonico del complesso monumentale, ancora in corso.

CRONOLOGIA

1623/1626

Gli anni 1623 e 1626 sono le date di due celebri Capitoli Generali dell’Ordine tenuti al Monte Carmelo, durante i quali furono stese le Costituzioni del ramo italiano dell’Ordine che si era da poco  costituito. In questa circostanza si decise anche la fondazione del convento di Praga, dove nel 1628 si afferma la devozione del piccolo re, il Bambino Gesù di Praga. Con questo titolo l’attenzione posta all’infanzia di Cristo intende sottolineare la centralità del mistero dell’Incarnazione della Parola di Dio nell’economia della salvezza.

1795

E’ l’anno della battaglia di Loano: in chiesa, dopo gli scontri, non si contano i feriti, le volte amplificano lo strazio dei lamenti e dei gemiti. Quanti sguardi, in questo tragico giorno, si sono incrociati con quello della Mamma Celeste!

1810

Si alza il cartellino rosso per i religiosi che vengono espulsi dai conventi: è l’anno della soppressione napoleonica degli Ordini monastici. Il Carmelo si svuota.

1833

Passata la tempesta ritorna il sereno,anche il Noviziato può riaprire i battenti.

1855/1866

Questa volta è il regno di Piemonte e Sardegna a mandare tutti a casa: è la seconda devastante Soppressione.

1874

Il 7 marzo: la famiglia Doria riacquista il Carmelo e lo consegna nuovamente ai carmelitani.

1887

23 febbraio: il tristemente famoso terremoto di Bussana sconquassa tutto il ponente ligure. Danni ingenti anche alla chiesa e al convento.

1935

23 luglio: i Doria vendono e cedono definitivamente il complesso ai carmelitani.

1951

A luglio si celebrano solenni festeggiamenti nel settimo centenario dello scapolare (1251).

1964

Il noviziato viene trasferito a Genova nel convento di Sant’Anna.

1966

Primi timidi interventi di restauro, praticamente subito azzerati dal sisma della notte di san Silvestro del 1972, con gravi danni alla chiesa e all’ala del noviziato tuttora pericolante.

1996

Si intraprende un nuovo e radicale intervento di recupero architettonico del complesso monumentale, ancora in corso.